giovedì 16 febbraio 2012

Le avances dell’ex sindaco rosso e le silenziose donne di Gubbio

Approfittava del suo potere per approfittare delle donne che gli stavano intorno... In città ne parlavano tutti. Ora lo sa anche la magistratura...

C’era una volta Gubbio la Rossa, hanno titolato i giornali in questi giorni. Ma a dispetto dell’incipit, la storia non ha certo i contorni di una favola. E adesso che a Gubbio la magistratura ha decapitato i vertici di Rifondazione comunista, c’è una domanda che sorge spontanea: le donne dov’erano in tutti questi anni?
Già, perché la storiaccia giudiziaria di Gubbio la Rossa passa tutta per le vicende umane di Orfeo Goracci, l’ex-sindaco di Rifondazione che a Gubbio ha governato indisturbato per un decennio, fino allo scorso anno. Generando un clima di intimidazione, sostiene l’accusa. Ma, soprattutto,approfittando del suo potere per approfittare delle donne che gli stavano intorno. Secondo il più antico dei cliche’ maschilisti: o ci stai o sei tagliata fuori.
Non era un mistero il comportamento di Goracci, fra le mura eugubine. Anzi. Lo sapevano tutti. Ne parlavano tutti. Marito e padre di una figlia adolescente, di Orfeo Goracci era praticamente l’intero paese a vociferare. A vociferare del suo sport preferito: le avances. Chi si è opposta alle sua attenzioni, ha pagato. Come ha raccontato ai giudici un’ausiliaria del traffico del comune, una storia di molestie vissute e respinte, sulla sua pelle.
L’ausiliaria per fare quella denuncia ha avuto coraggio. Ma non ha trovato sponde, da nessuna parte. A quanto pare, è stata lasciata sola.
Dov’erano le donne di Gubbio la Rossa?
C’è un circolo di Rifondazione comunista intitolato a Lenin nella cittadina dei ceri. E’ il circolo di Goracci. Ma è popolato da tante donne: nessuna ha mai parlato. Denunciato. Reagito. E le donne del Pd? C’è una sede dei democratici a Gubbio: hanno sempre chiuso gli occhi in questi anni? Come mai?
In queste ore, poi, il silenzio più assordante è quello dell’unica donna della giunta a guida Pd, quella che ha sostituito la giunta di Goracci:Michela Tinti, di Sinistra e libertà, ha anche la delega alle pari opportunità.
Neanche i comitati di “Se non ora quando” sono riusciti ad intercettare questo fenomeno eugubino. Cinzia Guido, del comitato promotore e responsabile dei territori, allarga le braccia:
“Quando c’è di mezzo il potere le donne fanno fatica a parlare. E’ triste e grave, ma è così. Sulla gestione femminile, poi, l’Umbria ha un profilo assolutamente a sé. E’ l’unica regione dove un presidente donna è succeduta ad una donna, ma non c’è minimamente spazio per un percorso di genere. I nostri comitati sono transitati per Gubbio, ma non hanno trovato alcun terreno fertile”.

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