domenica 12 febbraio 2012

Monti-Bossi: intesa sullo Statuto veneto


Tutto è bene quel che finisce bene. Lo dice Luca Zaia, lo conferma Umberto Bossi, che poco prima, a Palazzo Chigi, ha incontrato il premier Mario Monti in partenza per gli Stati Uniti. Nel giorno in cui va in scena la gazzarra della Lega nell'aula della Camera, per protestare contro il cosiddetto decreto svuota-carceri, il Senatur incontra il Professore. Oggetto ufficiale del faccia a faccia è lo statuto del Veneto e in particolare le disposizioni sulla «autonomia finanziaria». Ma è chiaro che è anche un modo per Bossi di "agganciare" Monti direttamente. 
La Lega non può permettersi l'isolamento e tantomeno di venir rappresentata da quel Pdl che da alleato si è trasformato in avversario e non solo perchè sostiene il governo ma anche (e soprattutto) per quell'ipotesi d'intesa con il Pdl sulla legge elettorale. Meglio dunque trattare direttamente. E così stato.
Dopo aver minacciato fuoco e fiamme per l'impugnazione dello statuto Veneto da parte del Governo, alla fine il Senatur si è accordato con il premier. Il governo al consiglio dei ministri del 14 febbraio fermerà il ricorso annunciato contro lo Statuto della Regione Veneto, dopo l'impegno assunto dalla Giunta guidata da Zaia di modificarlo nei punti controversi, ossia quelli sull'autonomia finanziaria. «Resta ferma - si legge nella nota diffusa dalla Presidenza - l'impugnazione della legge elettorale» regionale sul numero dei consiglieri eleggibili.
Anche il governatore Veneto si dice soddisfatto. E ci tiene a far sapere che si è parlato non solo di statuto regionale: «Abbiamo affrontato anche la questione delle quote latte», spiega Zaia, che da ministro dell'Agricoltura seguì molto da vicino la vicenda delle multe agli allevatori.
È la conferma del cambio di marcia della Lega, che pur restando all'opposizione, pur attaccando quotidianamente Monti, il suo governo e la sua maggioranza, non può permettersi di limitare l'azione politica alla sola protesta. L'opposizione certamente paga. Negli ultimi due mesi il Carroccio ha guadagnato consensi.

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