giovedì 8 marzo 2012

Boni - Il leader della Lega Umberto Bossi ha escluso ogni ipotesi di dimissioni.

Boni, auguri alle donne come niente fosse L'opposizione diserta una riunione con lui
Il leader della Lega Umberto Bossi ha escluso ogni ipotesi di dimissioni. Per i pm un «sistema di corruzione»

MILANO - Le opposizioni in Consiglio regionale - Pd, Idv, Udc, Sel e Pensionati - hanno disertato una riunione della Giunta per il regolamento, presieduta da Davide Boni. Proprio per la presenza del presidente leghista del Consiglio regionale, di cui la minoranza chiede le dimissioni, si è arrivati alla decisione. L'opposizione ha disertato la seduta al Pirellone perchè non ritiene che «spetti a Davide Boni occuparsi di temi delicati che hanno a che fare con il futuro dell'istituzione». La maggioranza è invece presente e la seduta della Giunta per il regolamento è stata presieduta da Boni.

FACEBOOK - Come se niente fosse. Sul suo profilo Facebook il pesidente del consiglio regionale della Lombadia Davide Bono, indagato per corruzione, ha dedicato il post del buongiorno alle donne. La loro giornata, scrive «dovrebbe essere naturalmente ogni giorno». E poi un segnale di continuità descrivendo il programma di una giornata come le altre: «Anche oggi giornata piena - ha scritto - appuntamenti e incontri di lavoro, ma non solo... siamo sul pezzo come si dice...». Arrivato al Pirellone giovedì mattina, Boni non ha voluto mancare un velocissimo saluto all'apertura di un incontro in onore delle donne per l'8 marzo nell'Aula consiliare. L'esponente leghista si è limitato a un elogio del ruolo femminile, ma non ha fatto alcun accenno all'attualità e neppure si è fermato a parlare con alcuno, poi è risalito in ascensore verso il suo ufficio al 25mo piano.

LA PROROGA - Sono passati quasi 6 mesi dall'iscrizione dell'esponente leghista nel registro degli indagati, perciò tra pochi giorni la Procura di Milano inoltrerà al gip la richiesta di proroga delle indagini. Inoltre, i pm sono intenzionati ad aprire un fascicolo per la fuga di notizie relativa a verbali di Ugliola pubblicati oggi, poiché sostengono che la diffusione degli atti secretati abbia creato «gravi danni all'inchiesta». Al momento si sa che gli indagati in totale sono una ventina, tra cui una decina di politici e amministratori locali e una decina di imprenditori. Tra gli indagati, oltre a Boni, figurano il suo collaboratore Dario Ghezzi, l'architetto Michele Ugliola, gli imprenditori Luigi Zunino e Francesco Monastero, il cognato di Ugliola, Gilberto Leuci, l'ex consigliere provinciale della Lega, Marco Paoletti, l'ex sindaco di Cassano d'Adda, Edoardo Sala, il suo ex vice, Ambrogio Conforti.
IL VERTICE DEL CARROCCIO - Dopo l'incontro di Boni con Bossi di mercoledì sera, durante il quale il leader della Lega ha escluso ogni ipotesi di dimissioni, per il tardo pomeriggio di oggi è prevista una nuova riunione in via Bellerio, con la probabile presenza di Maroni e Calderoli.

FORMIGONI: «NON CREDO A SISTEMA PDL-LEGA - Riguardo alle indagini per corruzione su Davide Boni e franco Nicoli Cristiani. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ribatte: «Io non ci credo, dopo di che vediamo quali sono i fatti che eventualmente saranno portati a galla». Formigoni ha comunque sottolineato: «Mi amareggia vedere che ci sono indagini in corso con molte ipotesi di reato che riguardano diverse persone», anche se si tratta di «cose che devono essere dimostrate». A chi gli chiedeva se anche lui, come molti esponenti leghisti, vedesse un «complotto» attorno alle accuse sollevate dalla Procura, Formigoni ha risposto: «Non da parte della magistratura, che sta facendo il suo dovere» ma «certamente c'è un’attenzione morbosa su Regione Lombardia da parte dei media». «La strumentalizzazione da parte della stampa e dei potentati finanziari ed economici e l’accanimento contro Regione Lombardia - ha concluso - dimostra che noi stiamo governando bene e questo dà fastidio a molti».

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