lunedì 26 marzo 2012

“La Fornero fa shopping in auto blu” - La Lega all'attacco del ministro del lavoro

Attenzione a misurare le parole sulla riforma del lavoro, evitando di accentuare i toni sulla figura del ministro Elsa Fornero. E’ il richiamo giunto in aula alla Camera, alla vigilia della presentazione del testo con cui il governo punta a un profondo riassetto del mondo del lavoro.
LO SHOPPING - Tutto e’ nato da un intervento in aula del leghista Stefano Allasia, che ha riferito di un episodio riportato da un “quotidiano on line” avvenuto nei giorni passati a Torino. “Il ministro Fornero -ha dichiarato Allasia- si e’ recata a fare shopping in centro con quattro auto di servizio, scortata da una decina di agenti con dei costi notevoli per lo Stato. Viste le difficolta’ che devono affrontare gli italiani, il ministro avrebbe dovuto evitarlo”.

LE SCRITTE SUI MURI – Parole che hanno fatto il paio con le scritte apparse sui muri di alcune citta’ contro la titolare del Welfare. “Non possiamo non manifestare una profondissima preoccupazione – ha affermato Roberto Giachetti del Pd – purtroppo il passato ci ammonisce. Nel prendere atto che al ministro Fornero e’ stato rafforzato il servizio di sicurezza, esprimiamo la nostra preoccupazione e la nostra solidarieta’, cosi’ come avremmo fatto nei confronti di qualsiasi altro ministro che si fosse trovato nella stessa situazione”.”Il clima nel nostro Paese si sta imbarbarendo -ha aggiunto Renato Cambursano, ex Idv ora al gruppo Misto- non giovano certamente le scritte ‘Fornero al cimitero’ apparse sui muri o di fianco alle quali si e’ fatto ritrarre un segretario di partito. Parole che ci riportano indietro nel tempo e contro le quali occorre fare quadrato. Sulla riforma ognuno puo’ avere le proprie opinioni ma e’ necessario che il clima non degeneri”.

LA SOLIDARIETA’ – “Voglio associarmi alla solidarieta’ espressa la ministro Fornero -ha dichiarato Paola Binetti a nome dell’Udc- che sta svolgendo con determinazione un compito difficilissimo. Il momento e’ molto complicato e c’e’ bisogno di coesione sociale che si costruisce anche con l’integrita’ di una comunicazione serena e misurata, che non faccia mai della diversita’ dei punti di vista un bersaglio”. “Non possiamo non solidarizzare con il ministro -ha detto Francesco Barbato dell’Idv- pero’ vogliamo anche allertare il governo e le forze politiche a non contribuire ad alimentare tensioni sociali e a mettere a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica. Con la modifica dell’articolo 18 il governo getta benzina sul fuoco

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