venerdì 9 marzo 2012

La Lega Nord in Piemonte presenta un progetto di legge per la tutela di pane e panificatori

TORINO. Il gruppo regionale della Lega Nord ha presentato un progetto di legge, primo firmatario il consigliere regionale Federico Gregorio, che ha come obbiettivo la tutela del pane realizzato in panificio e dei panificatori intesi come artigiani che producano nei loro laboratori il pane. La nuova norma potrà garantire gli acquirenti su di un prodotto di larghissimo consumo, base dell’alimentazione quotidiana di tutti, sulla sua qualità e sul suo processo di realizzazione.

“Noi abbiamo il dovere di tutelare i nostri artigiani panificatori e i cittadini  – ha spiegato Federico Gregorio -. Per questo abbiamo messo a punto, in accordo anche con i vertici dell’associazione panificatori, questo disegno di legge che avrà diverse peculiarità. In primo luogo individuerà la figura del panificatore che non sarà più assimilata a quella del generico artigiano. Poi garantirà i clienti sia sulla produzione del pane, fatta esclusivamente nel forno del panificatore, sia sui prodotti che sono stati utilizzati per realizzare il pane. Per questo sarà necessario individuare come ‘panifici’ solo quelle imprese in cui si svolge per intero il ciclo di produzione del pane, dalla lavorazione delle materie prime, alla cottura, alla vendita. Questo per esaltare il concetto di qualità e di storicità di tale prodotto nella nostra regione, e al contempo contrastare i fenomeni di abusivismo, come la vendita di pane in strada o quelle attività che non danno certezze sulla provenienza del prodotto”.

“L’assalto aggressivo della globalizzazione ha portato anche nel settore dei panificatori grandi danni - spiega il Presidente del Gruppo regionale della Lega Nord Mario Carossa –. Comperare il pane in un vero panificio, come individuato dalle specifiche della legge regionale, significherà avere tra le mani un prodotto di qualità garantita realizzato con materie prime note e scelte. Mentre acquistare, ad esempio, nella grande distribuzione significa trovarsi in borsa un prodotto che spesso viene realizzato all’estero, poi surgelato e quindi rivenduto da noi. Il nostro disegno di legge si pone a contrasto anche di tutti quei fenomeni di rivendita di pane per strada, come accade nei mercati più o meno abusivi che in molte piazze si tengono al venerdì o al sabato, tra cui la fanno da padrone i cosiddetti prodotti etnici. Pane realizzato senza controlli sull’igiene, fatto con chissà quali materiali e conservato sovente per terra, sui marciapiedi, in condizioni pessime. A Torino, a Porto Palazzo, è pieno di questi esempi. Starà al cittadino scegliere, essendo ben informato su cosa acquista”

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