domenica 17 giugno 2012

Fisco debole con multinazionali e VIP

'Secondo un accertamento, riportato dalla stampa, effettuato dall'Ufficio delle Entrate di Milano due anni fa, il colosso farmaceutico Roche avrebbe omesso di pagare, nel quinquennio 2005-2010, la somma di ben un miliardo e 138 milioni di euro. Per la multinazionale, con sede a Basilea, il debito con l'erario nasce dalla riforma del testo di legge sulle imposte dirette che ha incluso nella black list anche la Svizzera. In sostanza, il fisco italiano impone che quando si fanno affari con paesi che rientrano in questa categoria, non si possano praticare fiscalità differenti da quella vigente in Italia. A tutto cio' per quale motivo il nostro fisco si accontenta di raccogliere solo il 10 per cento del dovuto per notevoli frodi fiscali commesse da questa importante e ricchissima multinazionale''. E' quanto chiede, in una interrogazione al ministro dell' Economia, il senatore della Lega Nord, Massimo Garavaglia che oltre alla Roche fa altri esempi come la Telecom con 10 miliardi e ha pagato 317 milioni; la Bell che ha chiuso con 156 a fronte di 1,8 miliardi; Giancarlo Fisichella da 17,2 milioni a 3,8 mln la Bosch da 1,4 a 300 milioni ''per non citare altri casi'', precisa Garavaglia. Tornando alla Roche Italia il senatore della Lega ricorda come nello specifico la societa' con sede legale a Monza, attiva dal 1897 con 600 dipendenti ''basa la propria attivita' principalmente sullo sfruttamento dei prodotti brevettati dalla casa madre che qualche mese fa sono stati oggetto di accertamento da parte del fisco verso due controllate: la Roche Pharma specializzata in prodotti oncologici (800 mln di euro evasi secondo l'accusa) e Diagnostics (318 mln evasi)''. Chiedo al ministro ''come puo' giustificare un simile comportamento nei confronti di milioni di famiglie italiane che non riescono ad arrivare a fine mese e che , per soddisfare le nuove richieste fiscali di questo esecutivo, saranno costrette a chiedere prestiti o a vendersi gli immobili''. Infine, Garavaglia vuole sapere anche come e' possibile che il nostro fisco ''assume atteggiamenti di cinica freddezza nei confronti di famiglie o piccoli imprenditori per piccole evasioni e al contrario dimostra eccessiva indulgenza nei confronti di grandi imprese o dei cosiddetti vip e se comportamenti quali quelli assunti a favore della Roche non possano rappresentare inoltre una forma di concorrenza sleale nei confronti di tutte quelle aziende nazionali che sopportano una tassazione ormai al limite dell'insostenibile.'

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