venerdì 8 giugno 2012

Non dimentichiamoci del mantovano; tasse dei lombardi restino qui e utilizzate per l’emergenza


TERREMOTO
“Non dimentichiamoci del mantovano.” “Qui, a differenza dell’Emilia, non ci sono stati morti ma abbiamo avuto più di duecento feriti, con migliaia di sfollati e danni colossali, che rischiano di mettere in ginocchio per sempre centinaia di imprese. Solo nel settore lattiero-caseario si stimano danni per più di 80 milioni di euro.” “Una situazione di emergenza - continua Boni - richiede misure straordinarie per venire affrontata in maniera adeguata. Occorrono risorse immediatamente disponibili per venire incontro alle esigenze delle famiglie e delle aziende colpite. I Comuni devono poter disporre di tutte le loro disponibilità finanziarie e poterle investire per riparare i danni causati dal terremoto. E’ assurdo che le loro risorse continuino a restare bloccate per via del patto di stabilità. Questo ostacolo deve essere rimosso al più presto. In secondo luogo è necessario che il ruolo delle Banche non sia marginale ma che venga attuata una politica di “soccorso finanziario”, con l’apertura del sistema creditizio alle aziende danneggiate e con il congelamento delle rate dei mutui.” “Le tasse dei lombardi devono infine poter rimanere in Lombardia e venire utilizzate nei casi di emergenza. Abbiamo un saldo fiscale attivo di 40 miliardi di euro all’anno e poi, nelle situazioni di calamità, noi Lombardi dobbiamo elemosinare gli aiuti di Stato. Si tratta di un’assurdità che potrà terminare solo con l’attuazione di un vero federalismo. 

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