venerdì 29 giugno 2012

Senato federale il via libera dall'aula Votata a maggioranza

PASSATA CON 153 SÌ, 136 NO E 5 ASTENUTI. TORNA L'ASSE POLITICO TRA LEGA E PDL CHE HANNO VOTATO A FAVORE CONTRO TUTTI GLI ALTRI GRUPPI

L'aula del palazzo Madama ha votato a maggioranza l'emendamento della Lega sul Senato federale. Con 153 sì, 136 no e 5 astenuti il Senato ha dato il via libera all'articolo 2, nella nuova formulazione della Lega, che prevede la nascita del Senato federale con 250 senatori ai quali però si devono sommare 21 rappresentanti regionali: i senatori complessivamente scendono quindi a 271 (invece che 311 come nella precedente formulazione che era stata bocciata ieri in prima commissione). I rappresentanti regionali, viene specificato, «non sono membri del Parlamento e non ricevono la relativa indennità». Torna così l'asse politico tra Lega e Pdl che hanno votato a favore insieme a Coesione Nazionale. Contro tutti gli altri gruppi.

REGIONI - «La ripartizione dei seggi fra le Regioni previa applicazione delle disposizioni del secondo comma - si legge nell testo approvato dall'aula - si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti». «L'elezione del Senato federale della Repubblica - si legge ancora - è disciplinata con legge dello Stato, che garantisce la rappresentanza territoriale da parte dei senatori. Partecipa ai lavori del Senato federale, secondo le modalità e gli effetti previsti dal suo regolamento, con diritto di voto sulle materie di legislazione concorrente ovvero di interesse degli enti territoriali, un rappresentante per ogni regione, eletto tra i propri componenti, all'inizio di ogni legislatura regionale, da ciascun consiglio o assemblea regionale. Per la regione Tentino-Alto-Adige/Sudtirol i consigli delle province autonome eleggono ciascuno un rappresentante.»

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