venerdì 2 dicembre 2011

Flavio Tosi: "Tutta colpa di B."

Se si fosse dimesso prima e non avesse tradito la Lega sul federalismo, oggi non ci sarebbe Monti ma un governo di centrodestra", spiega il sindaco leghista Flavio Tosi, che poi aggiunge, "L'alleanza con il Pdl è a forte rischio. Guai a rimettere l'Ici sulla prima casa"

Flavio Tosi
A forza di chiedere un passo indietro a Berlusconi, Flavio Tosi aveva rischiato addirittura l'espulsione dal partito. Il sindaco di Verona, maroniano di ferro, nega. Ma ora che nel partito sono dirigenti del calibro di Roberto Maroni e Roberto Calderoli a dire esplicitamente che il tempo di stare con il Cavaliere è finito, è proprio lui a poter giocare la parte del profeta inascoltato. Perché Berlusconi ha tradito la Lega sul federalismo, rivela Tosi all'Espresso, lasciando la riforma «a metà del guado». E perché, argomenta, se solo si fosse dimesso sei mesi prima, ora invece dell'odiato governo tecnico dell'«uomo delle banche» (la Padania) ci sarebbe un esecutivo di centrodestra. Una prospettiva, spiega il sindaco, che non si ripeterebbe più con Carroccio e Pdl sugli stessi banchi, se quest'ultimo dovesse votare per la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa. E il discorso vale anche sul territorio, a livello locale. 

Tosi, l'alleanza con Berlusconi è davvero finita?
La penso come Maroni e Calderoli. A livello nazionale dipenderà da come il Pdl si comporterà rispetto ad alcuni temi che abbiamo portato avanti insieme in tre anni di alleanza e che fanno parte di quanto concordato o escluso dall'agenda di governo. Per esempio, la cittadinanza anticipata per gli stranieri. Ci sono alcuni temi con i quali ci si confronterà a Roma con il governo Monti da qua ai prossimi mesi: federalismo fiscale, reintroduzione dell'Ici sulla prima casa. Su questo si valuterà il comportamento del Pdl. Vedremo se sarà coerente o meno con quanto stabilito tre anni fa. 

I primi segnali sembrano puntare a una rottura, allora.
L'unica cosa certa che si capisce del programma del governo Monti è che vuole reintrodurre l'Ici sulla prima casa, addirittura rivalutando le rendite e quindi aumentando l'importo a carico della famiglie. L'abolizione dell'Ici sulla prima casa fu il primo atto significativo del governo Lega-Pdl nel 2008, una cosa promessa e mantenuta rispetto ai cittadini che se l'aspettavano. E' chiaro che se il Pdl avesse il 'coraggio' di votare una cosa del genere sarebbe grave rispetto a un qualsiasi tipo di rapporto e di dialogo con la Lega. 
E per quanto riguarda le amministrazioni locali?
Ci sono due aspetti. Uno riguarda quelle in essere, realtà importanti in cui siamo stati eletti per governare insieme in tempi recenti. E non puoi mandarle a casa e andare a rivotare, perché poi devi spiegarne il motivo ai cittadini. Noi votammo a Verona le comunali nel 1994. Sei mesi dopo ci fu il cosiddetto 'ribaltone'. A Verona Bossi diede un'indicazione: 'siccome siete stati votati su un programma con quell'alleanza, si finisce il mandato e poi ognuno per sé, Dio per tutti'. Questo ragionamento vale anche adesso: per le alleanza attualmente in essere si prosegue fino alla fine del mandato, per quanto riguarda i nuovi assetti è tutto da vedere. Verona e quant'altro. 

In Veneto per esempio, Zaia ha parlato di alleanza «inscalfibile» col Pdl, mentre Gobbo ha detto il contrario.
In realtà dicono la stessa cosa. Zaia parla di un'alleanza già votata dai cittadini e quindi finirà il mandato nel 2015 su quei presupposti. Un altro discorso è Verona o la provincia di Belluno, che vanno al voto l'anno prossimo. 

Ma Berlusconi è finito, politicamente? Lei lo ha fortemente criticato, negli ultimi mesi.
Non l'ho criticato. Io tenevo a un'alleanza di governo Lega-Pdl che stava funzionando. E secondo me Berlusconi, volendo rimanere a tutti i costi lui il presidente del Consiglio, rischiava di danneggiare la coalizione. Purtroppo sono stato buon profeta. Se il cambio della guardia fosse avvenuto sei mesi fa, oggi quasi sicuramente avremmo un governo Lega-Pdl. 

Colpa della cocciutaggine di Berlusconi se si è arrivati al governo Monti?
Prendo solo atto di alcuni aspetti: fino a qualche settimana fa diceva che la crisi non c'era, che i ristoranti erano pieni e che in Italia andava tutto bene. Che lui godeva dell'assoluto consenso dei cittadini e che aveva i numeri alla Camera e al Senato. Fotografo la situazione, non faccio commenti. Se sei mesi fa ci fosse stato il cambio della guardia oggi quasi sicuramente avremmo un governo di centrodestra Lega-Pdl, non tecnico. Ovvio che Berlusconi ha delle responsabilità su quello che è accaduto. Io glielo dicevo apertamente, molti altri miei dirigenti glielo dicevano, ma lui non ha voluto ascoltare. Io da sindaco, stando più in basso, lo potevo dire in termini più espliciti.

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