venerdì 20 luglio 2012

LEGGL.ELETTORALE: CALDEROLI,OK PREFERENZE E PREMIO GOVERNABILITA'

Introduzione delle preferenze; premio di governabilita'; sbarramento al 4% a livello nazionale e del 6% in almeno cinque circoscrizioni. Sono queste alcune delle principali novita' contenute nella proposta di legge del Carroccio presentata in una conferenza stampa al Senato dal segretario Roberto Maroni, dall'ex ministro Roberto Calderoli e dai capigruppo Federico Bricolo e Gianpaolo Dozzo. 'Con la nostra proposta - spiega Calderoli - si leva di mezzo ogni ipotesi di lista bloccata'. 


Secondo Roberto Maroni si tratta del progetto di legge 'piu' condivisibile' e che avrebbe gia' ottenuto 'segnali positivi' e 'aperture' dalle varie forze politiche, cominciando da Berlusconi.

E' vero che molti partiti sono contrari all'introduzione delle preferenze, spiega Maroni, ma per noi questo 'resta senz'altro il modo migliore per dare la possibilita' ai cittadini di scegliersi i propri candidati e di individuare il candidato premier o il capo dell'opposizione'. Il testo, in buona sostanza, si ispira ad alcuni principi come quello, secondo il quale, i seggi verranno assegnati 'su base nazionale con metodo proporzionale'.

Ci sara' poi una soglia di sbarramento che sara' del 4% a livello nazionale. Ma potranno anche concorrere alla ripartizione dei seggi le liste che avranno conseguito il 6% in almeno cinque circoscrizioni. Concorreranno anche le coalizioni in cui almeno una delle liste componenti raggiunga la soglia di sbarramento. In ogni circoscrizione ogni singolo partito potra' presentare una lista sulla quale l'elettore verra' chiamato ad esprimere una preferenza e il numero dei candidati per ogni lista non potra' superare il numero dei seggi della circoscrizione. Chi conseguira' il maggior numero di preferenze sul piano nazionale verra' considerato il capo della coalizione o della lista vincente. Per quanto riguarda il premio di maggioranza, la Lega preferisce parlare di 'premio di governabilita'. E questo verra' attribuito alla coalizione o alla lista che abbia conseguito il maggior numero di voti o che abbia superato il 45%. In questo caso, grazie al premio, i seggi da distribuire non saranno meno del 55%.

Una volta determinato il numero dei seggi che spettera' ad ogni partito o gruppo di candidati in ciascuna circoscrizione, si procedera' all'assegnazione dei seggi spettanti ('che sono distribuiti secondo le preferenze espresse e secondo l'ordine di graduatoria del partito') in misura proporzionale alle scelte degli elettori. Cioe' in misura proporzionale al numero dei voti, spiega Calderoli, 'senza alcuna preferenza in rapporto al numero dei voti con preferenza'. Se ad esempio un partito ha ricevuto 10.000 voti di cui 7.500 con le preferenze, per individuare gli eletti si dovra' attingere in misura proporzionale alle preferenze e alla graduatoria di lista. In questo caso: 3 seggi ai candidati secondo l'ordine delle preferenze espresse e 1 seggio al primo dei candidati nell'ordine della lista che non risulti gia' eletto in base alle preferenze.
Per quanto riguarda il Senato, la Lega individua un meccanismo analogo a quello della Camera con applicazione su base regionale e premio di governabilita' su scala nazionale con la garanzia di dare almeno il 55% dei seggi a chi abbia raggiunto il 45% dei voti. Anche per il Senato e' introdotto il voto di preferenza e si prevede una soglia di sbarramento in ogni regione del 6%. La proclamazione degli eletti ha luogo in ambito regionale.

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