martedì 17 luglio 2012

NMS Nerviano, Presidente Cecchetti a Presidente Napolitano: “Garantire stipendi e rilanciare centro che è eccellenza nella ricerca oncologica”


L’appello in una lettera inviata anche al Presidente Monti e ai ministri dell’Economia, della Ricerca, della Salute, dello Sviluppo Economico e del Lavoro. In Consiglio Regionale incontro con il Presidente e l’Amministratore delegato del Gruppo e una delegazione della RSU
“Garantire gli stipendi ai 575 dipendenti, ma al tempo stesso avviare interventi urgenti per assicurare la sicurezza economicadell’azienda e rilanciare una delle più grandi aziende italiane ed Europee nel settore della ricerca e sviluppo farmaceutico specializzata nel settore oncologico”.
E ‘l’appello che il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) lancia in una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a favore del Gruppo NMS di Nerviano, uno dei centri di ricerca oncologica più importanti del mondo oggi in difficoltà per una grave crisi di liquidità che rischia di pregiudicare il futuro.
Cecchetti nel pomeriggio ha ricevuto negli uffici della Presidenza del Consiglio di Palazzo Pirelli il Presidente del Gruppo Alberto Sciumè e l’amministratore delegato Luciano Baielli. Subito dopo si è incontrato con una delegazione della Rsu composta da Marco Tatò e Lina Pasto. Ai vertici del NMS e alla rappresentanza sindacale del gruppo di ricerca di Nerviano, il Presidente del Consiglio regionale ha ribadito l’impegno dell’Assemblea regionale ad attuare tutte le iniziative politico-istituzionali utili per “difendere l’occupazione, gli stipendi dei lavoratori e per arrivare a una maggiore definizione del piano industriale necessarie per il rilancio del Centro di Nerviano che rappresenta un patrimonio tutto lombardo”.
Ho investito della questione – ha detto Cecchetti - anche il Presidente del Consiglio Mario Monti e i ministri dell’Economia, della Ricerca, della Salute, dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Appare evidente, come ho sottolineato nella lettera al Capo dello Stato e al Governo, che rilancio e precise garanzie economiche dell’azienda avranno come effetto immediato quello di tutelare il lavoro dei dipendenti. Non semplici aiuti, non assistenzialismo, ma azioni concrete per garantire sviluppo e crescita e quindi una vera tutela del lavoro e dei lavoratori. Quello che si chiede è una partecipazione di ogni soggetto istituzionale, e del sistema creditizio bancario, nell’ambito delle proprie competenze, per promuovere un percorso finalizzato allo sviluppo strategico del centro di ricerca capace – ha detto ancora Cecchetti - di raggiungere e garantire, si ribadisce, la tutela del lavoro e l’esperienza acquisita, con le alte professionalità e lo sviluppo dell’azienda stessa”.

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